Molte scuole di Arti Marziali ed i loro Maestri sono sostenitori del "raggiungimento della perfezione tecnica", allenandosi ore ed ore per eseguire un gesto tecnico perfetto che possa carpire la loro soddisfazione e l'ammirazione degli allievi e degli osservatori estasiati.
A me piace vedere il S.A.F.E. Program come un'equazione matematica, composta da diversi fattori che danno come risultato l'efficacia.
L' allenamento tecnico occupa un posto importante nella nostra metodologia ma in giuste proporzioni, a favore di altri "fattori".
Coltivare un movimento tecnico allo stremo rende il movimento stesso simile ad una coreografia, rende il marzialista simile ad un "ballerino" che impara dei movimenti a memoria, per poterli eseguire in forma di spettacolo davanti ad un pubblico osservatore.
E' meglio avere una tecnica piu' approssimativa ma testata, quindi pregna di quelle qualità che la rendono attuabile, una tecnica sufficiente per essere efficace...
A me piace vedere il S.A.F.E. Program come un'equazione matematica, composta da diversi fattori che danno come risultato l'efficacia.
L' allenamento tecnico occupa un posto importante nella nostra metodologia ma in giuste proporzioni, a favore di altri "fattori".
Coltivare un movimento tecnico allo stremo rende il movimento stesso simile ad una coreografia, rende il marzialista simile ad un "ballerino" che impara dei movimenti a memoria, per poterli eseguire in forma di spettacolo davanti ad un pubblico osservatore.
E' meglio avere una tecnica piu' approssimativa ma testata, quindi pregna di quelle qualità che la rendono attuabile, una tecnica sufficiente per essere efficace...
Marco Cravero

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