giovedì 28 luglio 2011

S.F.Org. e panorama marziale odierno

La Street Fighting Organization si colloca ai margini del panorama marziale moderno.
Questa scelta coscienziosa è dovuta alla crisi di identità che le Arti Marziali stanno avendo in Italia e forse, anche al di fuori dei confini nazionali. La commercializzazione delle stesse ed una regolamentazione approssimativa hanno provocato una decadenza sia di qualità che di valori. Negli ultimi vent'anni e' aumentato a dismisura il numero di autodidatti o di allievi che si professano maestri, sono proliferate pseudo-organizzazioni e nuovi stili di combattimento che minano la credibillità del settore marziale.
In questa situazione l'Organizzazione ha deciso di continuare per la sua strada ,lontana dalle mode del momento, perseguendo fin dal lontano 1993 (data della sua fondazione) un unico obbiettivo; la "sopravvivenza" in un aggressione reale. Coerenza? Anche ma , soprattutto, convinzione ogni giorno in quello che si fa.
Marco Cravero


2 commenti:

  1. Che rischi si corrono a praticare uno sport insegnato da "maestri" o profeti campioni mondiali non qualificati da associazioni competenti? Soprattutto se si parla di Arti Marziali?

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  2. I rischi vanno dal semplice perdere tempo e denaro, a rischi di danni fisici anche gravi e permanenti, soprattutto per chi fa agonismo. Il rischio piu' grande è pero psicologico, è la eccessiva sicurezza basata sul nulla, con la conseguente sottovalutazione di un' aggressione reale. Un aggressione reale è un evento brutale e in alcuni casi mortale, non darle la giusta connotazione ed importanza in una scala di valori significa non avere possibilità di uscirne, noi ed i nostri cari. Affidatevi sempre a gente di esperienza, non improvvisati, ad Istruttori coerenti, che praticano cio' che insegnano.

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